Allarme rosso dell'Agenzia delle Entrate: occhio ad e-mail con richieste di pagamento di imposte

Segnalazioni relative a comunicazioni concernenti tassi sui profitti da criptovalute

Allarme rosso dell'Agenzia delle Entrate: occhio ad e-mail con richieste di pagamento di imposte

Allarme rosso lanciato dall’Agenzia delle Entrate (comunicazione del 14 febbraio 2025) per segnalare ai cittadini il possibile arrivo, tramite e-mail, di false richieste di pagamento di tasse sui profitti da criptovalute. Come segnalato da numerose persone, sono riprese a circolare false comunicazioni e-mail con il fine di ottenere dalla vittima il pagamento di imposte non dovute, a seguito di operazioni di trading online o su criptovalute. Le comunicazioni afferenti a questa campagna truffaldina si caratterizzano principalmente per la presenza di importi casuali elevati, prospetti di calcolo delle imposte fissate dallo Stato italiano ed eventuali richieste di pagamento anticipato obbligatorio di una percentuale dell’importo da accreditare. A caratterizzare le varie e-mail c’è una sorta di modello di comunicazione di pagamento. Alla vittima viene richiesto di versare, entro una scadenza stringente, pena sanzioni ed interessi di mora, importi relativi a fantomatiche imposte dovute allo Stato italiano. Inoltre, vengono specificate le modalità di pagamento tra bonifico bancario e pagamento diretto dal cryptoportafoglio. Dello schema potrebbero far parte, aggiungono dall’Agenzia delle Entrate, anche false comunicazioni telefoniche provenienti sia da numeri italiani che esteri (ad esempio con prefisso +44) e l’invio al malcapitato destinatario di documenti manipolati ad arte e che si caratterizzano per: loghi e timbri di Agenzia Entrate o Agenzia Entrate - Riscossione; prospetti di calcolo e finte cartelle esattoriali; firme di figure apicali, anche di altre amministrazioni; errori grammaticali, di punteggiatura e omissioni nel testo; minacce di coinvolgimento di un ente preposto al recupero crediti o iscrizione al ruolo; imposizione di scadenze impellenti e senso d’urgenza generale. Ai cittadini si raccomanda, spiegano dall’Agenzia delle Entrate, di prestare la massima attenzione e, qualora ricevessero e-mail o documenti analoghi agli esempi indicati, di non cliccare sui link in esse presenti, di non scaricare, aprire e compilare eventuali allegati, di non fornire credenziali d’accesso, dati personali e coordinate bancarie in occasione di eventuali telefonate legate a questo tipo di fenomeni e di non ricontattare assolutamente il mittente di eventuali comunicazioni. Ovviamente, l’Agenzia delle Entrate disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea. In caso di dubbi sulla veridicità di un messaggio ricevuto dall’Agenzia delle Entrate, è sempre preferibile verificare se si tratta di una casistica di phishing nota, consultando la pagina ‘Focus sul phishing’ del sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale (www.agenziaentrate.gov.it) o direttamente all’ufficio territorialmente competente.

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