Il Governo approva il Decreto sui migranti
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al cosiddetto "Decreto Flussi". Questo decreto contiene disposizioni urgenti riguardanti l'ingresso in Italia di lavoratori stranieri, la protezione e l'assistenza alle vittime di caporalato, la gestione dei flussi migratori e la loro tutela internazionale, insieme ai relativi procedimenti giurisdizionali.

Il Governo ha introdotto importanti misure per affrontare le problematiche relative al mancato rispetto dei contratti da parte dei datori di lavoro nei confronti dei migranti. Grazie ai sistemi telematici per la firma digitale dei contratti di soggiorno, si assicura che essi vengano sottoscritti entro otto giorni dallo sbarco del lavoratore straniero in Italia. Nel caso di inadempienza da parte del datore di lavoro, è prevista una sanzione che impedisce loro di formulare nuove richieste per un periodo di tre anni.
Si prevedono inoltre più di un "click day" per diverse categorie di lavoratori al fine di regolare meglio i flussi e alleggerire il carico sui sistemi informatici. Riguardo alla controversia sulla consegna dei telefoni cellulari, si precisa che tale procedura serve esclusivamente per identificare o conoscere l'origine geografica dei migranti, con accessi limitati e soggetti a una specifica autorizzazione.
Per i lavoratori stagionali, è concesso un periodo "cuscinetto" di 60 giorni prima dell'espulsione, offrendo loro la possibilità di cercare un nuovo impiego senza dover richiedere un permesso aggiuntivo. Si prevede anche la possibilità di trasformare contratti di lavoro stagionali in contratti a tempo determinato o indeterminato senza influire sulle quote assegnate.
Si è introdotto inoltre un permesso di soggiorno speciale per le vittime di caporalato che denunciano gli sfruttatori, con una durata iniziale di sei mesi rinnovabile e prorogabile.
Nel comparto turistico, sono previsti due "click day" fino al 2025 per affrontare la mancanza di lavoratori stagionali, con l'obiettivo di proteggere le imprese e i lavoratori stranieri, combattendo le frodi e garantendo un'immigrazione regolare e sicura. Queste decisioni mirano a favorire l'economia nazionale, in particolare l'industria turistica che è in parte dipendente dalla manodopera straniera.