Accettabile la copertura in lamiera al posto di quella con tegole

Decisiva la constatazione della necessità di porre rimedio ad una palese situazione di degrado.

Accettabile la copertura in lamiera al posto di quella con tegole

Possibile tollerare la copertura in lamiera in sostituzione delle tegole per la sommità dello stabile. Questo intervento non è in automatico catalogabile come lesione del decoro architettonico del palazzo, soprattutto se, come nella vicenda presa in esame dai giudici (sentenza del 25 settembre 2024 della Corte d’appello di Catanzaro), esso è stato necessario per porre rimedio a una palese situazione di degrado. Come appurato dai giudici, difatti, la copertura in tegole era profondamente rovinata e soggetta a infiltrazioni, e per questa ragione è state sostituita da un sistema a lamiera coibentata. Impossibile, quindi, accogliere l’istanza avanzata da un condòmino per ottenere la rimozione della copertura in lamiera, da lui catalogata come violazione del decoro architettonico del fabbricato. Per i giudici, in sostanza, non si può fare a meno di considerare lo stato di degrado della parte comune e l’effetto, indubbiamente, migliorativo che ha comportato l’intervento, rispetto alla funzione di copertura svolta dal tetto. Esclusa, quindi, la violazione del decoro architettonico lamentata dal condòmino. Ciò anche alla luce del principio secondo cui occorre valutare le condizioni della parte oggetto dei lavori e se l’opera abbia determinato, o meno, un incremento lesivo alla parte medesima. E in questa ottica, quando ci si trova a dover valutare la sussistenza o meno di una lesione al decoro architettonico di un edificio condominiale a causa dell’intervento di un singolo condòmino, bisogna tenere presenti anche le condizioni in cui si trovava precedentemente il fabbricato, potendo anche giungere alla conclusione, come in questa vicenda, che l’ulteriore innovazione non abbia procurato un incremento lesivo.

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