Firenze: fine del divieto sugli affitti brevi nel centro storico

L'approvazione del Piano operativo ha annullato la precedente delibera del Comune, che istituiva il divieto di registrare nuovi appartamenti per affitti brevi nella zona del centro storico

Firenze: fine del divieto sugli affitti brevi nel centro storico

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha recentemente annullato il divieto emesso dal Comune di Firenze riguardante la registrazione di nuovi affitti brevi nell'area Unesco del centro storico della città. Questo divieto, originariamente incluso come modifica al regolamento urbanistico fiorentino, è stato rimosso dal nuovo piano operativo ideato da Dario Nardella, ex sindaco ora membro del Parlamento europeo.

Il TAR ha accettato le argomentazioni dei ricorrenti (tra cui Codacons, Confedilizia, Property Managers Italia, Apartments Florence, ClearBnb, Colony Capital ed Etesian), secondo cui le nuove disposizioni adottate dal Comune hanno eliminato la regola “anti affitti brevi”; al contrario, il parere del Comune di Firenze, che sosteneva la validità di questa disposizione, non è stato condiviso.

Il TAR ha espresso critiche nei confronti della gestione ambigua dell'amministrazione comunale riguardo agli affitti brevi, sottolineando la mancanza di coerenza e chiarezza nelle decisioni urbanistiche. Il Comune, infatti, introdusse inizialmente il divieto tramite una variazione al regolamento urbanistico, per poi abbandonarlo con l'elaborazione del nuovo piano operativo: si tratta di una pratica inadeguata, poiché la pianificazione urbanistica richiede decisioni chiare e non può tollerare regole contraddittorie.

Questa decisione potrebbe avere un impatto significativo anche sulle decisioni future dei sindaci riguardo al turismo di massa e alla crescente presenza di case vacanza, influenzando direttamente l'accesso agli alloggi e i prezzi per i residenti. Organizzazioni come Codacons, Airgab e Property Managers Italia si sono mostrate favorevoli alla decisione del TAR, sottolineando che le restrizioni arbitrarie agli affitti brevi attraverso modifiche ai regolamenti urbanistici sono sbagliate.

La sentenza del TAR ha dunque creato un precedente importante, mettendo in luce le incoerenze nell'ambito della pianificazione urbanistica e delle regolamentazioni sugli affitti brevi, portando riflessioni future sul tema e suggerendo la necessità di una maggiore chiarezza nelle decisioni amministrative (TAR Toscana n. 858 del 10 luglio 2024).

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