L’Unione Europea pubblica la Direttiva sul diritto alla riparazione dei beni per i consumatori
Lo scopo della Direttiva è quello di rendere più facile per i consumatori la riparazione dei beni anziché la loro sostituzione

Nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 10 luglio 2024 è stata pubblicata la Direttiva UE 2024/1799, nota anche come "Direttiva sul diritto alla riparazione" o "Right to repair - R2R". Questa direttiva modifica il Regolamento UE 2017/2394 insieme alle Direttive UE 2019/771 e UE 2020/1828. Lo scopo principale della Direttiva, che entra in vigore il 30 luglio 2024, è stabilire norme comuni per rafforzare le disposizioni relative alla riparazione dei beni, migliorando il mercato interno e garantendo una maggiore tutela dei consumatori insieme a una maggiore circolarità dell’economia.
Gli Stati membri hanno l'obbligo di adottare le misure legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva entro il 31 luglio 2026. Questa normativa si applica ai beni acquistati dai consumatori nel caso in cui si manifesti un difetto al di fuori della responsabilità del venditore, come previsto dall'art. 10 della Direttiva UE 2019/771.
La direttiva si applica alla riparazione dei beni acquistati dai consumatori nel caso in cui si verifichi o diventi evidente un difetto del bene al di fuori della responsabilità del venditore, e stabilisce che i riparatori possono fornire ai consumatori un modulo europeo di informazioni sulla riparazione secondo quanto stabilito nell'allegato I, che deve dettagliare chiaramente le condizioni della riparazione, inclusi dettagli come l'identità e l’indirizzo del riparatore, il bene da riparare, la natura del difetto, il prezzo e il tempo previsti per la riparazione, insieme all'accessibilità a beni sostitutivi temporanei e altri servizi accessori.
In caso di richiesta del consumatore, il fabbricante è tenuto a riparare i beni che soddisfino i requisiti di riparabilità indicati negli atti giuridici dell'UE. Tuttavia, se la riparazione risulta impossibile, il fabbricante può subappaltare la riparazione. La riparazione deve essere eseguita gratuitamente o a un prezzo ragionevole entro un periodo di tempo accettabile, offrendo un eventuale bene sostitutivo o, in alternativa, un bene ricondizionato.
La Direttiva include l'istituzione di una piattaforma online europea per la riparazione, al fine di consentire ai consumatori di trovare riparatori e, se necessario, venditori di beni ricondizionati, acquirenti di beni difettosi da ricondizionare o iniziative di riparazione guidate dalla comunità. La Commissione europea svilupperà l'interfaccia online comune entro il 31 luglio 2027 (Direttiva UE 2024/1799).