Sorpreso a portar via alcuni prodotti dal supermercato: dipendente licenziato
Dopo il controllo a sorpresa dei due addetti alla sicurezza, un dipendente viene licenziato in quanto aveva sottratto alcuni beni del supermercato senza alcuna ragione apparente. Per l’azienda non ci sono dubbi: è impossibile avere ancora fiducia nel dipendente, che perciò viene messo alla porta.

Dopo il furto di prodotti da un supermercato commesso da un dipendente, i giudici di secondo grado hanno sottolineato una compromissione irreparabile del rapporto fiduciario tra il datore di lavoro e il lavoratore. La valutazione complessiva ha messo in luce diversi aspetti critici: il ruolo di responsabilità ricoperto dal dipendente, i dubbi sulla sua condotta in seguito al furto e il suo comportamento non onesto riguardo ai fatti.
L'avvocato del dipendente, in risposta al licenziamento, ha cercato di ridimensionare il comportamento del suo assistito, dichiarando l'inutilizzabilità dei risultati della perquisizione e ritenendo il licenziamento eccessivo, proponendo invece una sanzione conservativa. La Cassazione, tuttavia, ha accolto la legittimità del controllo condotto dall'azienda, specificando che le ispezioni nei confronti dei lavoratori comprendono solo le verifiche personali e non delle loro proprietà.
Per quanto riguarda il licenziamento, i Giudici hanno sottolineato la correttezza della decisione, supportata non solo dalla contrattazione collettiva ma anche da vari fattori che hanno compromesso il vincolo fiduciario tra datore di lavoro e dipendente. La sentenza della Cassazione conferma, dunque, la legittimità dell'azienda nel procedere con il licenziamento, considerato adeguato alla luce degli elementi emersi nel caso.