Addio al Redditometro

L'Amministrazione Finanziaria non potrà più usare il Redditometro per calcolare le tasse dovute

Addio al Redditometro

È stato pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale il Decreto Correttivo che apporta modifiche alle regole fiscali e abolisce la possibilità di usare il Redditometro per determinare il reddito delle persone fisiche. Questo strumento usato in passato permetteva all'Ufficio delle Entrate di calcolare le tasse basandosi su indici come la proprietà di auto, case, abbonamenti wi-fi e altri beni.

Il Redditometro, che era stato criticato per essere invasivo e pregiudizievole, è stato eliminato a seguito di proteste. Invece, rimane in vigore l'accertamento sintetico che si basa sul rapporto tra spese e reddito, consentendo all'Ufficio di emettere avvisi di accertamento solo se c'è una differenza significativa tra quanto dichiarato e quanto verificato.

L'eliminazione del Redditometro riflette un nuovo approccio basato sulla collaborazione tra l'Amministrazione Finanziaria e i contribuenti. Questo cambio si allinea con la riforma fiscale che cerca di ridimensionare il potere coercitivo, permettendo ai contribuenti di avere un ruolo più attivo nel processo fiscale. Inoltre, si concentra sui controlli mirati a contribuenti con comportamenti fiscali dubbi anziché basarsi su criteri generali come quelli del Redditometro.

In sostanza, il Redditometro non è più in linea con la nuova filosofia di collaborazione tra fisco e contribuenti, che cerca di ridurre il controllo sullo stile di vita dei contribuenti e ridefinire il ruolo attivo dei contribuenti nel processo tributario.

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