Lecita la limitazione dell'iscrizione all'albo degli avvocati-notai a chi ha compiuto 60 anni

La Direttiva sull'uguaglianza di trattamento in ambito lavorativo, interpretato alla luce dell'articolo 21 della Carta di Nizza, non vieta una legislazione nazionale che stabilisca un limite massimo di 60 anni per la prima nomina a un posto di notaio-avvocato. Questa normativa è accettabile a condizione che persegua un obiettivo legittimo di politica dell’occupazione e del mercato del lavoro

Lecita la limitazione dell'iscrizione all'albo degli avvocati-notai a chi ha compiuto 60 anni

Nella sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea si discute della normativa tedesca riguardante la figura del notaio e dell’avvocato-notaio. In Germania, il notaio ha una nomina a vita, mentre l’avvocato-notaio esercita la professione notarile come attività accessoria all’avvocatura, fino al compimento dei 70 anni di età. Solo gli avvocati possono essere nominati notai in alcune circoscrizioni giudiziarie a partire dal 1961. La legge prevede anche una limitazione di età per la nomina a notaio, ovvero non oltre i 60 anni, per garantire la continuità e il ringiovanimento nella professione.

Il caso esaminato riguarda una ricorrente che aveva superato i 60 anni al momento della scadenza del concorso per diventare avvocato-notaio. Nonostante la mancanza di copertura dei posti disponibili nei due anni precedenti e la prevista partecipazione limitata ai successivi concorsi, la ricorrente ha contestato il limite d'età per discriminazione. Il giudice ha sollevato la questione davanti alla CGUE, poiché questo limite potrebbe influenzare l'accesso alla professione e al lavoro, configurando una possibile discriminazione basata sull'età.

La Corte UE ha sottolineato che tali limitazioni possono essere considerate legittime se giustificate oggettivamente e ragionevolmente per scopi quali la politica del lavoro, il mercato del lavoro e la formazione professionale. Il limite massimo di 60 anni è stato stabilito per garantire un notariato di qualità, promuovere il ricambio generazionale ed evitare che giuristi esperti in età avanzata debbano improvvisarsi in una nuova professione alla fine della loro carriera.

La Corte ha anche precedentemente ritenuto lecito un limite d'età di 50 anni per l'accesso alla professione di notaio in Italia, per favorire l'ingresso dei giovani nel settore lavorativo. L'accettazione di tali limitazioni si basa sulla necessità delle misure per raggiungere gli obiettivi prefissati, come garantire un'adeguata qualità del servizio e favorire il rinnovo generazionale nell'ambito del notariato.

In sintesi, la sentenza della Corte conferma la validità dei limiti di età come strumento per raggiungere obiettivi legittimi legati al mondo del lavoro e alla qualità dei servizi, escludendo così l'accusa di discriminazione nell'ambito della professione notarile (CGUE, 18 ottobre 2024, causa C-408/23).

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