Locale commerciale chiuso dal Comune: IMU ridotta del 50%
Il presupposto per il pagamento dell’IMU nella quota intera è costituito dal rilascio del certificato di agibilità. Se tale certificato non è stato rilasciato, allora, gli immobili debbono essere classificati inagibili, con conseguente riduzione dell’imposta da pagare.

Se l’esercizio commerciale è chiuso dal Comune, poiché il fabbricato è dichiarato inagibile, allora il proprietario dell’immobile ha diritto allo ‘sconto’ del 50% sull’IMU. Questo il punto fermo fissato dai giudici (sentenza del 3 luglio 2024 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio) chiamati a prendere in esame le obiezioni sollevate da una società a fronte dell’accertamento operato da un Comune e mirato all’ottenimento del pagamento completo dell’IMU. Per i giudici tributari di secondo grado, premesso che il presupposto per il pagamento dell’IMU nella quota intera è costituito dal rilascio del certificato di agibilità dell’immobile, è impossibile ignorare, nel caso specifico, che, per gli immobili oggetto dell’accertamento da parte del Comune, la società contribuente ha prodotto documentazione dalla quale risulta che i locali non sono muniti dell’agibilità prevista dal Testo unico delle leggi sanitarie e per essi lo stesso Comune ne ha ordinato la chiusura. Dagli atti emerge con chiarezza, osservano i giudici, che, in base al regolamento emanato dal locale consiglio comunale, la base imponibile dell’IMU è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e che l’inagibilità o l’inabilità è accertata dall’ufficio comunale. Ebbene, la società proprietaria degli immobili oggetto dell’accertamento ha prodotto documentazione dalla quale risulta che i locali non sono muniti della agibilità prevista dal Testo unico delle leggi sanitarie e che lo stesso Comune li ha dichiarato inagibili, ordinando la chiusura immediata degli esercizi commerciali. Ebbene, poiché il presupposto per il pagamento dell’‘IMU’ nella quota intera è costituito dal rilascio del certificato di agibilità, che nel caso specifico non è stato rilasciato, allora, secondo i giudici, gli immobili oggetto di accertamento debbono essere classificati inagibili, con conseguente riduzione dell’‘IMU’ da pagare.