L'omesso deposito della relata di notifica della sentenza impugnata può determinare l'improcedibilità del ricorso?

La Corte di Cassazione ha stabilito che il mancato deposito sia della sentenza impugnata che della relazione di notificazione porta all'improcedibilità del ricorso. La sanzione può essere evitata se il documento mancante viene depositato entro 20 giorni dalla notifica del ricorso o se questo è già disponibile per il giudice o, ancora, se il ricorso è notificato entro 60 giorni dalla pubblicazione della sentenza

L'omesso deposito della relata di notifica della sentenza impugnata può determinare l'improcedibilità del ricorso?

La Suprema Corte ha affrontato l'applicazione dell'art. 369 c.p.c. (“Deposito del ricorso”) partendo da una disputa riguardante una presunta vendita immobiliare simulata che avrebbe danneggiato i creditori. Nonostante il giudice di merito avesse respinto la domanda principale riteneva legittima la questione legata alla simulazione del contratto per sottrarre gli immobili ai creditori. Il debitore, autore della vendita incriminata, ricorreva, pertanto, in cassazione contro questa decisione.

La Corte, prima di esaminare i motivi del ricorso, ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso a causa del mancato deposito della copia notificata della sentenza contestata come previsto dal codice di procedura.

La Suprema Corte ha ribadito che entrambi i documenti - sentenza impugnata e relazione di notificazione - devono essere presentati per evitare l'improcedibilità.

Tale sanzione può, tuttavia, essere evitata se:

- il deposito avviene entro il termine di venti giorni dalla notifica del ricorso per cassazione;

- il documento mancante sia nella disponibilità del giudice perché prodotto dalla controparte o perché presente nel fascicolo d'ufficio;

- il ricorso per cassazione risulta notificato prima della scadenza dei sessanta giorni dalla pubblicazione della sentenza e quindi nel rispetto del termine breve per l'impugnazione.

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