L’ovale blu e giallo della Banana Chiquita non è un marchio europeo
Il Tribunale UE, nella causa T- 426/23, ha affermato che l’ovale blu e giallo della Chiquita Brands non ha acquisito in tutto il territorio dell’Unione un carattere distintivo tale da permettergli di ottenere la registrazione come marchio dell’UE.

La Chiquita Brands, nota azienda statunitense, aveva ottenuto presso l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), la registrazione come marchio dell’Unione europea per diversi alimenti, tra cui la frutta fresca, del segno figurativo ovale.
Nel maggio del 2020 la Compagnie financière de participation (Marsiglia, Francia) ha però chiesto all’EUIPO di dichiarare la nullità del marchio essendo privo di carattere distintivo. La nullità veniva dichiarata nel maggio del 2023, ma solo per quanto riguarda la frutta fresca, comprese le banane, ritenendo che la Chiquita Brands non avesse dimostrato l’acquisizione di un carattere distintivo. La Chiquita Brands ha quindi contestato la decisione.
Tuttavia, il Tribunale dell'Unione Europea ha respinto la richiesta confermando il provvedimento dell'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO).
Il Tribunale ha sostenuto che l'ovale non possiede un carattere distintivo sufficiente per essere riconosciuto come marchio, poiché si tratta di una figura geometrica semplice, non facilmente memorizzabile. Inoltre, l'uso di forme ovali è comune nell'industria della frutta, specialmente per le banane, poiché sono facili da applicare su frutti con forma curva, e quindi non sarebbe riconoscibile al pubblico come indicatore dell'origine commerciale.
Riguardo allo schema dei colori blu e giallo, il tribunale ha sottolineato che questa combinazione è comune nel settore della frutta fresca e non aggiunge caratteristiche peculiari al marchio. Nonostante Chiquita Brands abbia cercato di dimostrare che l'ovale avesse acquisito un carattere distintivo attraverso l'uso, le prove presentate sono state considerate insufficienti.
Le prove fornite riguardavano principalmente solo quattro Stati membri, senza dimostrare che la situazione in quei paesi si potesse estendere a tutta l'Unione Europea. Inoltre, il marchio era spesso accompagnato da altri elementi figurativi o nominativi, come ad esempio la parola "Chiquita".
In conclusione, il Tribunale ha indicato che la Chiquita Brands non è riuscita a dimostrare che il marchio avesse acquisito un carattere distintivo rilevante nell'Unione Europea attraverso l'uso, soprattutto considerando le prove limitate presentate e il fatto che il marchio fosse spesso accompagnato da elementi aggiuntivi.