Pensionati soggetti al divieto di cumulo parziale: chi è obbligato a dichiarare i redditi da lavoro autonomo?

L’INPS, con Mess. 19 settembre 2024, n. 3077, ha chiarito quali pensionati sono tenuti alla comunicazione dei redditi da lavoro autonomo 2023 entro il 31 ottobre 2024.

Pensionati soggetti al divieto di cumulo parziale: chi è obbligato a dichiarare i redditi da lavoro autonomo?

I pensionati che iniziano a ricevere la pensione entro il 2023, soggetti al divieto di combinarla parzialmente con i redditi da lavoro autonomo, devono comunicare questi ultimi entro il 31 ottobre 2024.

L'INPS, con il Mess. del 19 settembre 2024 n. 3077, specifica quali pensionati sono tenuti a tale comunicazione.

Inoltre, i titolari di pensione di invalidità e assegno di invalidità che potrebbero teoricamente essere soggetti al divieto parziale di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo non rientrano effettivamente in questa restrizione se nel 2023 hanno guadagnato un reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 7.383,22 euro. In questa particolare situazione, i proventi pensionistici possono essere completamente cumulati con i redditi derivanti da attività svolte all'interno dei programmi di reinserimento sociale per anziani, promossi da enti pubblici e privati.

Inoltre, vi sono altri casi di esenzione, specificamente indicati quali: le indennità e i compensi percepiti dagli amministratori locali, i quali non vengono conteggiati come reddito da lavoro per fini di cumulo con la pensione così come le indennità legate a cariche pubbliche elettive o le retribuzioni percepite dai sacerdoti. Anche i pensionati che lavorano come giudici tributari sono esentati dal divieto di cumulo per le indennità ricevute per tale posizione.

Ad eccezione di tali casi, i soggetti sottoposti all’obbligo di comunicazione devono dichiarare i redditi da lavoro autonomo al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute d'acconto. Inoltre, il reddito d'impresa va dichiarato netto, considerando eventuali perdite deducibili relative all'anno di riferimento del reddito.

I pensionati possono presentare la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo accedendo al servizio «la dichiarazione della situazione reddituale (RED)» sul sito INPS, previa autenticazione con l'identità digitale.

Chi omette di dichiarare i redditi da lavoro autonomo deve versare all'ente previdenziale una somma pari all'importo annuo della pensione ricevuta nell'anno di riferimento.

Infine, le trattenute relative alle quote di pensione non cumulabili con i redditi da lavoro autonomo saranno calcolate provvisoriamente dagli enti previdenziali in base alla dichiarazione dei redditi anticipata per l'anno corrente.

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