Per l’accertamento della paternità è sufficiente eseguire il test di fratellanza

Per stabilire la paternità, non è obbligatorio eseguire direttamente un test genetico sul DNA del presunto padre, ma è sufficiente il test di fratellanza.

Per l’accertamento della paternità è sufficiente eseguire il test di fratellanza

Il Tribunale aveva accettato la richiesta di accertamento della paternità avanzata da una donna che affermava di essere nata da una relazione extraconiugale tra la madre e un uomo deceduto. I presunti fratelli biologici della donna sono stati coinvolti nel processo e i test medici hanno confermato che erano effettivamente figli dello stesso padre.

È emerso che l'utilizzo del DNA nel processo non è subordinato alla prova storica di un rapporto sessuale tra il presunto padre e la madre. I convenuti avevano contestato l'uso del test "di fratellanza" anziché del test diretto di paternità genetica, ritenendo quest'ultimo più affidabile.

Dopo il rigetto dell'appello, il caso è stato portato davanti alla Corte di Cassazione. La Corte ha respinto il ricorso sottolineando che l'articolo 269 del Codice Civile non pone limiti sui mezzi per provare la paternità, consentendo al giudice di basare la sua decisione su prove anche indiziarie. Non è necessario dimostrare inequivocabilmente la relazione sessuale tra la madre e il presunto padre per riconoscere il legame di filiazione.

La Cassazione ha ribadito la legittimità della decisione di effettuare il test "di fratellanza", ritenendola in linea con la prassi consolidata e ha respinto la contestazione sulla mancata ammissione della prova genetica diretta. I giudici hanno sottolineato che la certezza assoluta non è indispensabile, considerando che il test genetico ha un grado di affidabilità molto alto.

Infine, è stato chiarito che la percentuale di accuratezza del test genetico era pressoché del 100%, supportato anche da testimonianze orali (Cas. n. 29838 del 20 novembre 2024).

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