Sanzionato cittadino che ha puntato le telecamere in direzione delle abitazioni dei vicini
Il Garante per la protezione dei dati personali chiarisce che non è possibile posizionare telecamere di sorveglianza verso porte e finestre altrui poiché la cattura stabile delle immagini è contraria alle disposizioni in materia di protezione dei dati.

Il provvedimento dell’Autorità Garante è stato emesso poiché un cittadino ha installato telecamere di sorveglianza sul muro della sua casa, orientate verso le porte e le finestre degli altrui, sostenendo di possedere l'intera area ripresa. Dopo il reclamo degli interessati, l’Autorità ha incaricato la Guardia di Finanza di svolgere accertamenti. Questa ha, poi, confermato che le telecamere erano effettivamente rivolte verso le proprietà altrui.
L’Autorità ha quindi richiesto al responsabile del trattamento, in base alla legge sulla protezione dei dati personali, di modificare l'angolo di ripresa delle telecamere per escludere aree non pertinenti, come le porte e finestre delle abitazioni dei vicini. Tuttavia, il responsabile si è rifiutato, sostenendo che le porte dei vicini erano state costruite illegalmente sul muro perimetrale e che l'area ripresa era di sua proprietà esclusiva senza gravami a favore di terzi.
Secondo le normative vigenti, si possono collocare sistemi di videosorveglianza limitando l'angolo di ripresa alle proprie zone, potendo oscurare eventuali parti eccedenti. Solo in presenza di rischi documentati, il responsabile del trattamento può ampliare le riprese per motivi di sicurezza, a condizione che riguardino solo spazi limitrofi alla propria abitazione e che siano proporzionate alla protezione necessaria.
Nel caso specifico, le riprese hanno coinvolto zone non pertinenti e di proprietà di terzi senza valide ragioni. Di conseguenza, il Garante ha rilevato la violazione dell’art. 5, par. 1, lett. a) e dell’art. 6 del Regolamento e poiché il responsabile ha rifiutato di adeguare l'angolo di ripresa nonostante le sollecitazioni, il Garante ha deciso di infliggere una sanzione di 400 euro e ha ordinato di limitare il campo visivo delle telecamere come richiesto.